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Un dato interessante per noi italiani, riguarda l’altissima presenza delle testate nucleari nella base di Ghedi. Secondo i dati a disposizione, sarebbe l’unica base a livello europeo nella quale gli hangar sotterranei che proteggono l’arsenale atomico sono pieni al 90 % della capacità teorica, contro una media delle altre basi in Europa, attorno al 50%.
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Un dato interessante per noi italiani, riguarda l’altissima presenza delle testate nucleari nella base di Ghedi. Secondo i dati a disposizione, sarebbe l’unica base a livello europeo nella quale gli hangar sotterranei che proteggono l’arsenale atomico sono pieni al 90 % della capacità teorica, contro una media delle altre basi in Europa, attorno al 50%.
Fatto quest’ultimo che porta gli autori del rapporto a ipotizzare che il Sesto Stormo dell’aeronautica Militare italiana di stanza nella base di Ghedi si potrebbe vedere assegnata una missione di attacco particolarmente importante in caso di un eventuale conflitto che prevedesse l’impego di armi atomiche. Il ruolo, importante, del Sesto Stormo rientra nella politica di accordi bilaterali segreti firmati dagli americni con le diverse nazioni ospitanti l’arsenale atomico, e tra queste l’Italia, secondo i quali gli ordigni presenti nel territorio di ogni stato alleato sarebbero a disposizione dell’areonautica militare nazionale di ogni stato.
Se ne deduce quindi che l’Italia dispone di un arsenale militare atomico finora sconosciuto.E ciò sta accadendo sotto i nostri occhi da anni ed anni.
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